Overuse

nei musicisti a ottone

Il 60-70% dei problemi muscolari dei musicisti sono riconducibili a “overuse”.

La sindrome da overuse nel suo esordio si manifesta con un dolore localizzato sulla muscolatura messa sotto sforzo durante lo studio o la performance.
Quando il dolore diventa intenso, compromettendo la funzionalità dei muscoli interessati, si parla di uno stadio già grave della sindrome.
Il chirurgo australiano Hunter JH Fry nel corso dei suoi studi su musicisti tra gli anni ‘80 e ‘90 ha individuato 5 gradi di disabilità provocati dalla sindrome da overuse. I gradi si basano sulla modalità di localizzazione del dolore e sull’incidenza nella vita quotidiana:

  • Grado 1: dolore consistente e localizzato in un punto, che si manifesta mentre si suona e che cessa al termine della performance.
  • Grado 2: dolore consistente e localizzato in più punti, che si manifesta mentre si suona ma che non interferisce con altre attività.
  • Grado 3: il dolore si presenta mentre si suona e persiste anche al termine. Al dolore si aggiunge debolezza muscolare.
  • Grado 4: l’uso dell’apparato muscolare coinvolto causa dolore e la sua funzionalità performativa è compromessa, tuttavia rimane utilizzabile per le attività quotidiane.
  • Grado 5: l’uso dell’apparato muscolare è compromesso del tutto a causa del dolore o della debolezza muscolare.

Alcuni musicisti a ottone presentano dei sintomi di stanchezza muscolare piuttosto che dolore, in questi casi insistere la pratica quotidiana porta a un peggioramento dei sintomi che in alcuni casi possono diventare invalidanti.

Le cause scatenanti della sindrome da overuse derivano da scenari di origine traumatica, ad esempio un’operazione chirurgica per cui è necessario reimpostare l’imboccatura in funzione della nuova conformazione dentale o delle labbra, o di una tecnica strumentale corretta ma abbinata a un eccessivo numero di ore di studio o da impostazione scorretta.

Il professor Tos, medico chirurgo della mano dell’Istituto ortopedico Pini di Milano, puntualizza come nel caso di overuse degli arti superiori non si verifichi una diminuzione di forza muscolare, quanto situazioni di contrattura, affaticamento, gonfiore e riduzione della sensibilità. In rari casi cronici si manifestano disturbi della coordinazione, prodromici di un altro disturbo che coinvolge i musicisti: la distonia focale.

Possiamo sicuramente riscontrare tali sintomi anche nei musicisti a ottone, la cui zona sensibile si localizza nella muscolatura della bocca.

Il professor Tos individua due tipi di fattori predisponenti:

FATTORI INTRINSECI:

  • Psicologici: sensibilità/personalità, stress (esami, concerti, aspettative, impegni lavorativi…)
  • Costituzionali: corporatura, varianze anatomiche individuali…

FATTORI ESTRINSECI:

  • Tecnica scorretta
  • Scarsa applicazione
  • Incremento dell’intensità della pratica strumentale
  • Cambiamento di: insegnante, modo di suonare, strumento…
  • Postura
  • Dimensione e peso dello strumento
  • Traumi precedenti o non guariti correttamente
  • Scarso riscaldamento

Alcuni musicisti a ottone riportano inoltre un progresso dell’overuse in cui non si presenta dolore ma solo stanchezza muscolare persistente, che suonando progredisce fino a diventare invalidante.

La sindrome da overuse può derivare sia dalla necessità di compensazioni successive a traumi fisici (ad esempio un intervento dentistico o di una lesione alle labbra), sia da una tecnica strumentale sbagliata, che a sua volta può essere un errore di impostazione di base, oppure una deriva di una tecnica corretta causata dall’eccessivo esercizio.

Il Professor Tos, inoltre, individua nella sindrome da overuse un’importante eziologia psicologica. D’altronde, il ruolo della psiche che influenza il corpo è un tema sempre più presente e analizzato nell’ambito scientifico.

I fattori psicologici che condizionano l’insorgenza della sindrome da overuse possono essere subdoli e non facilmente accettabili, e nei suoi studi sui musicisti il chirurgo individua cause psicologiche ben precise:

  • Sensibilità e personalità dell’artista.
  • Terreno psicologico ansioso (grande emotività e sensibilità a stimoli esterni).
  • Stress (esami, concerti, rapporto coi genitori, scadenze con ritmo insostenibile).
  • Forti elementi di competizione e motivazione.
  • Richiesta di elevata precisione e destrezza tecnica.
  • Perfezionismo.

Altri fattori psicologici che possono favorire l’insorgere della sindrome da overuse sono legate alla carriera:

  • Chi non ha un contratto a tempo indeterminato potrebbe sviluppare un forte stress di ansia da prestazione tanto da portarlo a condurre le ore di studio in uno stato di tensione che si riflette sulla postura e la respirazione.
  • Le interruzioni di pratica dello strumento lungo la propria carriera (interventi chirurgici, malattia, vacanze, mancanza di lavoro), se non trattate con accurata attenzione verso la propria fisiologia, portano a lavorare troppo in fretta e con troppo carico, con l’unico risultato di affaticamento e tensione.
  • In caso di contratto a tempo indeterminato in teatri con tanti appuntamenti di alto livello o un’agenda troppo piena di impegni, il musicista non ha modo di rigenerarsi tra un programma e l’altro. Continuare a suonare su muscoli stanchi porta a vizi posturali e fragilità mentali che peggiorano la gestione della performance.

Risulta quindi fondamentale affiancare il recupero tecnico con un percorso di sostegno mentale focalizzato sulle problematiche performative e lavorative. Un mindset solido, infatti, impedirà di incorrere in errori di gestione che potrebbero perpetrare la condizione fisica.

Sospetti un’overuse?

Fai fatica a suonare? Senti l’impostazione spostata, i muscoli deboli, e il bocchino fa male sulle labbra?

Non riesci più a suonare la tromba, il corno o il trombone come prima?

Potrebbe trattarsi di overuse.

Abbiamo sviluppato un programma per risolvere e prevenire l’overuse negli strumenti a ottone: contattaci per informazioni.